Pittori fiamminghi e olandesi del ‘600

Per l’arte olandese, tradizionalmente, il 1600 è considerato un secolo di fondamentale importanza. Non parliamo solamente dal punto di vista politico e militare, dato che in questi anni si conclude la Guerra degli Ottant’anni contro la Spagna e cominciarono le grandi conquiste coloniali e commerciali, ma parliamo anche di un secolo d’oro dal punto di vista artistico.

La grande tolleranza religiosa dell’Olanda cominciò ad attirare sempre di più molte persone perseguitate nel resto d’Europa, ed anche personalità geniali, intellettuali, inventori, scienziati.
Intanto, si sviluppava anche la Pittura Fiamminga, che è nata attorno al 1400 nella regione delle Fiandre, principalmente ad opera dell’artista Jan van Eyck. La Pittura Fiamminga fu un movimento artistico che, in quanto ad importanza, potremmo paragonare al Rinascimento italiano.

La Pittura Fiamminga tendeva soprattutto a riprodurre la realtà con una minuzia di dettagli finora sconosciuta, merito di uno spirito di osservazione davvero sopra la media e di un grande studio della profondità dello spazio.
Vediamo quali furono cinque grandi pittori fiamminghi e olandesi del ‘600.

Pieter Paul Rubens è sicuramente un artista di grandissimo spessore, celebre artista fiammingo che però nacque in Germania, nel 1577. Rubens si stabilì ad Anversa dopo essersi convertito al Cattolicesimo.

Una delle grandi particolarità della pittura di Pieter Paul Rubens è la singolare commistione fra i tratti rinascimentali e la classica pittura fiamminga, tanto che l’arte di Rubens è vista come un’arte di passaggio fra quell’epoca e quella che sarebbe seguita. D’altronde, Pieter Paul Rubens si formò soprattutto in Italia, dove conobbe Caravaggio ed i principali artisti veneziani. La sua pittura ha le caratteristiche del grande dinamismo, elementi barocchi, un uso sapiente della luce.

Altro grande artista e, soprattutto, ritrattista fu Antoon van Dyck. Nato ad Anversa nel 1599, egli rimase sempre cattolico e non subì quindi persecuzioni. Allievo di Rubens, si specializzò però nel ritratto che era anche molto utile per farsi commissionare diversi lavori e quindi aumentare le proprie finanze.
Antoon van Dyck studiò con attenzione il colore, l’espressività dei volti: purtroppo morì al culmine della sua carriera, a soli 42 anni.

Frans Hals è stato un altro grande artista olandese ed esponente dell’arte fiamminga, anche lui nato ad Anversa. In Olanda frequentò gli ambienti artistici e formò uno stile davvero particolare ed unico. Frans Hals aveva una capacità ritrattistica non comune, ma soprattutto, il talento di cogliere la psicologia dei suoi personaggi e di portarla sulla tela, riuscendo a dare tono e carattere anche ad un classico ritratto. Frans Hals si distingue per un uso naturalistico della luce e per lo stile non appariscente.

Jan Vermeer è stato un artista fiammingo specializzato nel giocare con la luce. Nei suoi quadri (fra i quali ricordiamo il celebre ‘La ragazza con l’orecchino di perla’) la luce ha sempre giocato un ruolo di primaria importanza. Lo scopo di Jan Vermeer era quello di ritrarre persone e cose all’interno della luce, quasi una passione per la natura morta più che per il ritratto.

Infine, Rembrandt fu un celeberrimo pittore fiammingo. Anche lui ritrattista, comunque non disegnò anche altri temi, come la pittura religiosa, quella paesaggistica, il ritratto della vita quotidiana.
Rembrandt usava colori pastosi e non lesinava l’utilizzo dell’ombra e degli improvvisi sprazzi di luce nei suoi quadri.