I parapetti, importanti dispositivi di sicurezza collettivi
I parapetti servono a prevenire le cadute accidentali definendo il confine tra l’area in cui è possibile muoversi e il vuoto sottostante.
Un’attività svolta ad un’altezza superiore ai 2 metri è già considerata lavoro in quota, per il quale vi sono specifiche normative e disposizioni che hanno lo scopo di predisporre minime condizioni di sicurezza.
È piuttosto evidente quanto i parapetti siano indispensabili per la salvaguardia dell’incolumità delle persone, di conseguenza, rientrano a pieno titolo nell’elenco dei sistemi di sicurezza collettivi.
In fondo, la sicurezza nei luoghi di lavoro non è mai troppa; non facciamo che leggere notizie sconfortanti di incidenti mortali capitati a operai nelle più diverse situazioni.
Quante volte vi sarà successo di sentire al telegiornale di un lavoratore precipitato da un tetto o da un’impalcatura perché privi dei più basilari dispositivi anti caduta come i parapetti?
Sono proprio eventi assurdi dato che, il più delle volte, è davvero sufficiente adottare semplici misure e accorgimenti per riuscire a garantire l’incolumità delle persone.
L’installazione di un parapetto può essere anche temporanea ma è fondamentale per fare la differenza.
In quali condizioni è obbligatorio installare dei parapetti?
Come abbiamo già accennato, nelle situazioni in cui si deve svolgere un lavoro ad un’altezza che supera i 2 metri, si applicano le direttive di legge per la sicurezza dei lavori in quota.
A livello nazionale sono stati emanati due decreti legislativi: il D.L. dell’8 Luglio 2003 e il D.L. del 9 Aprile 2008.
Il primo decreto recepisce e rende attuativa la direttiva europea 2001/45/CE in merito alle attrezzature da lavoro e le loro caratteristiche. Con queste indicazioni ci si prefigge di garantire che ai lavoratori venga fornito un equipaggiamento dotato dei basilari requisiti di sicurezza.
Il secondo decreto, conosciuto anche come Testo Unico sulla Sicurezza, entra in modo specifico nella materia della sicurezza nei luoghi di lavoro e, con l’Art. 115, affronta proprio il tema dei dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto.
Oltre alle linee vita e i punti di ancoraggio, come sistemi di protezione vengono citati anche i parapetti.
Alcune regioni hanno ritenuto doveroso fare un ulteriore approfondimento sul tema della sicurezza sul lavoro, emanando a loro volta delle leggi regionali.
Ad esempio l’Emilia Romagna che, con la normativa del 2015, riprende la questione dei lavori in quota indicando i parapetti come basilari elementi protettivi indispensabili per assicurare l’incolumità degli operatori.
Ne consegue che si rende necessario installare i parapetti in tutte quelle situazioni dove occorre eseguire lavori in quota e sussiste un oggettivo pericolo di caduta, sia in ambito industriale che civile.
Una volta che gli spazi sono stati messi in sicurezza con sistemi adeguati, come parapetti, scale e passerelle, qualsiasi addetto potrà accedervi per svolgere il proprio lavoro senza correre il rischio di incidenti.
Se pensiamo ad un edificio condominiale, appare piuttosto evidente quanto sia indispensabile predisporre l’area del tetto con gli opportuni dispositivi di sicurezza, affinché tecnici e manutentori vi possano avere accesso in ogni momento.
Quali sono le diverse tipologie di parapetti disponibili?
Prima di procedere all’installazione di un parapetto è necessario eseguire un sopralluogo dell’area da mettere in sicurezza, per valutare quale sia la tipologia di parapetto più adatta.
Infatti, per rispondere alle più diverse esigenze ed essere sempre affidabili e del tutto sicuri, esistono vari tipi di parapetti.
Ci sono quelli che vanno fissati al muro o al pavimento, ancorando viti e bulloni al calcestruzzo, ma ci sono anche modelli per i quali non è necessario l’uso del trapano, i cosiddetti parapetti autoportanti.
Questi ultimi sono molto apprezzati per eseguire interventi temporanei o eccezionali perché, una volta rimossi, non ne resta alcuna traccia.
Inoltre, sono stati messi a punto parapetti specifici per le superfici inclinate, come i tetti spioventi, che si possono regolare a seconda della loro pendenza.
In tutti i casi, i parapetti sono tenuti ad assolvere nel migliore dei modi la propria funzione di dispositivi di protezione collettiva, permettendo a chiunque di muoversi e lavorare sentendosi sicuro.
Che tipo di servizio deve fornire un’azienda che installa parapetti?
Per rispondere a questa domanda abbiamo visitato le pagine del sito di Linea vita srl, azienda che installa parapetti civili e industriali a Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì e Cesena, così da poter trarre direttamente le informazioni da un’accreditata realtà del settore.
Il primo punto che ci pare debba essere sottolineato è che non basta che un’azienda installi il parapetto ma è necessario che poi provveda a collaudarlo, per assicurarne la piena conformità alle normative vigenti.
Occorre seguire un iter che comprende: sopralluogo dell’area, per individuare i punti pericolosi e valutare il dispositivo di sicurezza opportuno, progettazione dell’intero sistema di sicurezza, installazione e collaudo.
Inoltre, è importante non trascurare l’aspetto della manutenzione, a cui è bene provvedere con regolarità per mantenere sempre al massimo dell’efficienza tutti i dispositivi di protezione.
Solo con questo tipo di approccio, serio e professionale, nei confronti della sicurezza dei luoghi di lavoro è possibile prevenire le situazioni di pericolo e gli incidenti che la cronaca ci riporta ogni giorno.