Fare pubblicità online: la guida per non sprecare il proprio denaro

marketingSempre più spesso si sente parlare di pubblicità online e moltissime aziende hanno implementato da anni questo processo per migliorare la propria acquisizione dei clienti

Se avete una piccola attività e siete intenzionati a percorrere questa strada troverete nelle prossime righe del nostro articolo una breve guida su come iniziare a fare pubblicità online senza sprecare denaro prezioso.

Prima di iniziare a fare pubblicità online: il budget

Sebbene l’online possa sembrare un mondo più semplice rispetto a quello reale dove tutto costa di meno, bisogna considerare che la pubblicità ha un costo e bisognerà anche pagare un professionista che se ne occupi.

La competitività è decisamente maggiore a fronte delle moltissime realtà che decidono di investire su Facebook o su Google e per questo motivo riuscire ad occupare lo spazio sul monitor o sullo schermo del telefono di un potenziale cliente diventa difficile e costoso.

Se decidete di fare pubblicità online dovreste predisporre un budget considerevole, partendo dal presupposto che dovrete pagare i costi vivi (sponsorizzazioni social e campagne su Google) e la parcella del professionista che si occuperà della realizzazione.

Da dove partire: ricerca consapevole o inconsapevole?

Non esiste un punto di partenza che va sempre bene per ogni azienda e sarà lo stesso professionista che avrete scelto che vi dovrà dire se sia meglio partire dalla domanda consapevole o inconsapevole.

Per fare una distinzione precisa, una campagna sulla rete di ricerca di Google, di cui potrete leggere qui maggiori dettagli, si rivolge ad una domanda consapevole, cioè punta a far comparire il vostro annuncio nei risultati di ricerca delle persone che cercano una determinata informazione, prodotto o servizio.

La domanda inconsapevole invece viene maggiormente aggredita tramite i social media o le campagne Google Display. In questi casi si cerca di comparire con il proprio annunci di fronte agli occhi dell’utente all’interno del feed o nelle pagine di quotidiani e blog che sta consultando online.

Entrambi i canali di marketing sono efficaci, ma con un budget limitato bisogna decidere da dove partire.

Perché partendo dai social media rischiamo di perdere denaro?

I social media offrono un circuito pubblicitario ad hoc, in particolar modo Meta Business Suite e Tik Tok Ads.

I due strumenti permettono di creare un pubblico a fronte di alcuni dati, come ad esempio la provenienza geografica, il sesso e gli interessi.

In alcuni casi può funzionare molto bene come punto di partenza, come ad esempio la scelta del target “fidanzato ufficialmente” per vendere servizi di addio al celibato o organizzazione di matrimoni. Funziona molto di meno invece se si cerca di promuovere un ristorante e si identifica il target in città con interesse “appassionato di cibo”, in quanto rischieremmo comparire davanti a moltissimi food blogger che non sono il nostro target in alcuni casi.

I due casi che sono al tempo stesso simili ma differenti potrebbero permetterci di avere un ritorno sull’investimento pressoché immediato o farci sprecare denaro. Per evitare ciò dovremmo sfruttare i social solamente nel caso fossimo già in possesso dei dati dei nostri clienti, in modo che possano essere utilizzati per creare un pubblico personalizzato molto specifico e da lì si possa poi sfruttare la funzione dei “pubblici simili” per far girare le nostre campagne.

Sappiamo bene che l’argomento non sia dei più semplici per i non addetti ai lavori, ma se volete sperimentare queste funzioni da autodidatti e provare ad implementare la vostra prima campagna da soli vi suggeriamo di leggere i numerosi articoli di approfondimento sulla questione presenti sul sito web ariannacalvanese.it. Cliccando qui potrete accedere direttamente al blog, dove troverete alcuni consigli molto specifici per l’utilizzo dei dati dei vostri clienti all’interno delle vostre campagne online, oltre che alcune guide che vi aiuteranno a comprendere al meglio i diversi strumenti che avete a disposizione.