Come preparare la pizza al tartufo

La pizza al tartufo è una preparazione a cui è davvero difficile resistere e che può essere realizzata con facilità anche da chi pensa di non essere un mago ai fornelli.

Si tratta di una pizza bianca tradizionale che, però, viene impreziosita con delle scaglie di tartufo: e se non sai dove acquistare questo ingrediente, clicca qui oppure fai una ricerca su Google, ormai in rete ci sono diverse realtà e-commerce che propongono tartufi freschi.

Che cosa serve per cucinare la pizza al tartufo

Se desiderate preparare la pizza in casa, vi serviranno:

  • mezzo chilo di impasto per la pizza
  • un tartufo
  • 50 grammi di parmigiano già grattugiato
  • 250 grammi di mozzarella
  • un pizzico di sale grosso
  • della farina per stendere la pasta sul ripiano ed evitare che si attacchi
  • un rametto di rosmarino
  • 50 millilitri di olio di oliva extra vergine.

Si inizia ponendo l’impasto per la pizza (ormai se ne trovano già pronti in qualunque supermercato) su un piano di lavoro che in precedenza sarà stato cosparso con la farina. Una volta che l’impasto è stato lavorato a dovere e ben steso, lo si può mettere su una teglia rivestita con la carta da forno.

Si bagna l’impasto con l’olio, si cosparge di sale grosso e rosmarino e si appoggia la mozzarella tagliata a fette. A questo punto non rimane che distribuire il parmigiano grattugiato: quindi si mette in forno già caldo e si lascia cuocere per una ventina di minuti a 200 gradi.

Terminata la cottura, si estrae la pizza dal forno e si aggiungono le scaglie di tartufo: così la pizza al tartufo è pronta per essere gustata.

Come rendere la pizza al tartufo ancora più speciale

Il tartufo si caratterizza per un sapore unico e un profumo speciale: per questo motivo non c’è bisogno di usarne tanto per aromatizzare la pizza e ottenere l’effetto desiderato.

Se la pizza bianca con solo il formaggio sembra troppo “povera” di ingredienti, si può rimediare aggiungendovi dei funghi in precedenza trifolati in padella: si può impiegare un mix di finferli, di champignon e di chiodini. Il tartufo da far cadere a scaglie sulla pizza di solito è nero; tuttavia, nel caso in cui si preferiscano gli aromi di quello bianco, si può preparare una crema che poi verrà distribuita direttamente sulla pizza ancora croccante.

Le varianti

Ovviamente le varianti possibili per la preparazione della pizza al tartufo sono infinite, ed è solo il gusto personale a orientare la scelta: per esempio, al posto della mozzarella si può propendere per del formaggio a pasta filata o per della scamorza, mentre dei gherigli di noce offriranno quel contrasto tra croccantezza e morbidezza che il palato gradirà molto.

C’è, però, un’accortezza che vale sempre e comunque, a prescindere dagli ingredienti che si useranno: e cioè che il tartufo non deve essere messo in forno ma aggiunto all’ultimo momento Solo così, infatti, si può essere certi che la sua consistenza resti inalterata e che i suoi profumi si preservino. Insomma, è “proibito” mettere il tartufo nell’impasto.

L’impasto per la pizza

La ricetta che abbiamo visto si basa sull’impiego di un impasto per la pizza già pronto, ma ovviamente si può decidere di preparare da sé anche la pasta. In questo caso ci sarà bisogno di:

  • 550 grammi di farina 00
  • 25 grammi di lievito madre
  • 320 grammi di farina integrale
  • 40 millilitri di olio di oliva extra vergine
  • 25 grammi di sale
  • mezzo litro di acqua
  • 2 grammi di lievito di birra

Dopo aver fatto sciogliere il lievito di birra in poco più della metà della quantità totale di acqua, si unisce il lievito madre e si amalgama il tutto. Dopodiché si versa la farina integrale, si mescola di nuovo e si aggiunge la farina 00, sempre in maniera graduale. In ultimo si versa l’acqua restante.

Nel momento in cui l’impasto si lascia lavorare con facilità e si stacca dalle mani, è il momento di passare al piano di lavoro per proseguire la lavorazione e unire il sale. Una volta arrivati al punto di pasta, si può mettere a lievitare il panetto in una ciotola, rivestita con della pellicola trasparente da cucina.

Il tempo di lievitazione ideale è di 8 ore; trascorso questo lasso di tempo, si divide l’impasto in due panetti e si lascia lievitare per un altro paio di ore.